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IL RESTAURATORE
 
La ruggine ha divorato l’ingegno
come l’odio l’amore
-Un tempo testimone di vita
Pegaso alle anime unisone
ora ossa di ferro alla terra
ma c’è sempre un matto che passa
in cimiteri senza lapidi
e scorge tracce d’amplessi
di cervelli metallici sepolti da incurie
-Riesuma sforzi morti d’un epoca
e con essi i suoi anni
di carne e ferro alle spalle
li porta al garage ospedale
chirurgo,a rate di pazienza
opera,assembla li sveglia
dalle avide anestesie del tempo
-Si sente padre a vecchio rinato
e incipria ritornate memorie lontane
con vernice le veste
di benzina e olio l’allatta
di rimiri l'ingrassa
-Finalmente dopo mesi vagisce
rutta, singhiozza, trema
si tacita ,s’alza cammina
sorretto da braccia tremanti
veloce smanioso tra campagne
assopite al freddo progresso
corre verso traguardi di ieri
-Frankenstein ha ascoltato il suo angelo
ha adottato un vecchio bambino
riscritto all’anagrafe
.....Moto Guzzi... il suo nome
 
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Da:Destini E Presagi
Michael Santhers

 

Ciao Renato ho visitato il tuo sito e mi ha ispirato questa poesia,complimenti sei un artista...michael